Mozia
Il tofet era uno spazio sacro, solitamente ai margini dell'abitato, ma parte integrante della città fenicia (sinora attestato solo in Occidente), nel quale, all'interno di un recinto trovavano posto: un campo di urne, dove venivano collocati i resti incinerati di bambini di età solitamente compresa tra 0 e 2 anni (e/o in alcuni casi resti animali); piccoli edifici di culto (edicole e tempietti); installazioni cultuali di vario genere (altari, basi, bothroi, ecc.). Nel campo deposizionale alle urne furono associati prima dei segnacoli, poi delle stele ad edicola, con raffigurati simboli divini e dediche a Baal Hammon o a Tanit, "volto di Baal". Le urne erano costituite da ollette monoansate o da brocche dette neck ridge.
Monta Sirai
Il Tofet di Monte Sirai è situato su un'altura periferica a nord dell'abitato su un terrazzo roccioso in leggera pendenza che si sviluppa su due livelli. Esso fu impiantato solo a partire dal IV secolo a.C., epoca in cui l'insediamento fu fortificato e raggiunse dimensioni e connotati urbani. Il campo di deposizionale in basso ha restituito circa quattrocento urne, quasi tutte pentole contenenti i resti dei bambini e solitamente anche di agnelli combusti. Sono stati distinte tre principali strati di deposizioni. Le urne erano accompagnate da stele realizzate localmente con la dea Tanit o personaggi officianti inquadrati in edicole egittizzanti o greche. Nel 250 a.C. il santuario venne ricostruito con una serie di opere atte a facilitare la salita verso una piattaforma sulla quale venne eretto un piccolo edificio templare, con un vestibolo porticato e un vano posteriore o sancta sanctorum. Nell'angolo nord era un altare con una struttura semicircolare per combustione, probabilmente utilizzata per l'incinerazione delle piccole vittime. Un ambiente a destra del vestibolo ha restituito una stipe con diverse figurine fittili, tra le quali la statuina di personaggio maschile barbato itifallico (vetrina 14), forse una rappresentazione di divinità.